Se hai un’attività, sai quanto sia importante farsi trovare online. Per anni, la parola d’ordine è stata SEO (Search Engine Optimization): l’arte di scalare le classifiche di Google per far arrivare più persone sul tuo sito. Ma il mondo digitale non si ferma mai, e l’Intelligenza Artificiale (AI) sta rivoluzionando il modo in cui cerchiamo e troviamo informazioni.
Non basta più pensare solo a come Google “legge” il tuo sito. Ora dobbiamo considerare come le nuove AI, come ChatGPT o le risposte dirette di Google, capiscono e riassumono le informazioni. Questo ha dato vita a un nuovo modo di pensare la visibilità online, che possiamo riassumere in quattro concetti chiave: AIO, GEO, AEO e SXO. Sembrano sigle complesse, ma ti spiego subito cosa significano in parole semplici.
Immagina la tua presenza online come una casa. La SEO tradizionale è stata finora la base solida. Ora, con l’AI, stiamo aggiungendo nuove stanze e finestre per rendere la casa più accogliente e facile da trovare.
Fino a ieri, la SEO ti aiutava a far capire a Google di cosa parlava la tua pagina, usando parole chiave e contenuti ben scritti. Oggi, con l’AIO, dobbiamo fare un passo in più: rendere i nostri contenuti così chiari e ben strutturati da essere facilmente compresi e riassunti dalle Intelligenze Artificiali.
Perché è importante? Le AI stanno diventando sempre più brave a leggere, capire e riassumere grandi quantità di testo. Vogliono presentare agli utenti risposte rapide e dirette, senza che debbano cliccare su mille link. Se il tuo contenuto è ben organizzato e fornisce risposte precise, l’AI sarà più propensa a usarlo come fonte.
Esempio: Immagina di avere una pizzeria. Invece di scrivere solo “migliore pizza a Napoli”, potresti avere una sezione chiara e concisa che risponde a “Quali sono gli ingredienti della vera pizza napoletana?”. L’AI potrebbe prendere queste informazioni e usarle per rispondere a una domanda specifica di un utente, citando (o almeno basandosi su) il tuo sito.
La GEO è strettamente legata all’AIO e si concentra sull’essere inclusi nelle risposte “generative” create direttamente dall’AI. Pensa alle “AI Overviews” che Google sta testando: sono riassunti generati dall’intelligenza artificiale che appaiono in cima ai risultati di ricerca, prima ancora dei link tradizionali.
Perché è importante? Se la tua informazione viene usata dall’AI per creare queste risposte dirette, ottieni un’enorme visibilità, anche se l’utente non clicca sul tuo sito. Il tuo brand o il tuo contenuto viene riconosciuto come autorevole.
Esempio: Se hai un negozio di abbigliamento e un utente chiede all’AI “Quali sono le tendenze moda per l’estate 2025?”, l’AI potrebbe riassumere le risposte da diversi siti. Se il tuo blog ha un articolo ben strutturato su questo argomento, l’AI potrebbe prendere spunto da lì, magari citandoti o fornendo le tue informazioni come parte della risposta principale.
L’AEO è l’ottimizzazione per essere la risposta diretta a una domanda specifica. Questo è fondamentale per le ricerche vocali (quando chiedi qualcosa a Siri, Alexa o Google Assistant) e per i cosiddetti “featured snippets” di Google (quelle “box” in cima ai risultati che mostrano un estratto di testo come risposta diretta).
Perché è importante? Le persone sono sempre più impazienti e vogliono risposte immediate. Se il tuo sito fornisce la risposta più chiara e diretta a una domanda, hai molte più possibilità di essere scelto come “la risposta”.
Esempio: Se qualcuno cerca “come si coltiva un limone in vaso?”, avere sul tuo sito una sezione FAQ (Domande Frequenti) o un paragrafo chiaramente intitolato “Guida alla coltivazione del limone in vaso” che risponda punto per punto, aumenterà le probabilità che Google o un assistente vocale selezionino il tuo contenuto come risposta.
Infine, la SXO si concentra sull’esperienza complessiva dell’utente sul tuo sito. Non basta che le persone trovino il tuo sito; devono anche trovarlo utile, facile da usare e piacevole.
Perché è importante? Google e le AI stanno diventando sempre più brave a capire se un sito offre una buona esperienza. Se gli utenti rimbalzano via subito, se il sito è lento o difficile da navigare, questo segnala una scarsa qualità, penalizzando la tua visibilità.
Esempio: Un sito di e-commerce di scarpe dovrebbe caricarsi velocemente, avere immagini chiare dei prodotti, un carrello facile da usare e un processo di checkout senza intoppi. Anche se arrivi primo su Google, se l’esperienza è brutta, i clienti se ne andranno. Un sito bello, veloce e intuitivo fa sì che le persone restino più a lungo e siano più propense a comprare o a interagire.
In conclusione, la SEO non è morta, ma si è evoluta. Oggi, per essere davvero visibili online, dobbiamo pensare in modo più ampio, integrando la SEO tradizionale con l’AIO, la GEO, l’AEO e la SXO. Si tratta di creare contenuti che siano intelligenti per le AI, utili per gli utenti e che offrano un’esperienza online impeccabile.
Se ti senti un po’ perso in questo nuovo panorama e vuoi che la tua attività sia all’avanguardia, per migliorare la tua visibilità online e assicurarti che il tuo messaggio raggiunga il pubblico giusto, sia tramite i motori di ricerca che tramite le intelligenze artificiali, c’è chi può aiutarti.
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